Scialle chiaro di luna

Luca Sforza nel suo primo volg di maglia ha fatto vedere uno scialle rosso meraviglioso il cui nome è “Chiaro di Luna” ed è della designer Giulia Facchini, ecco qui il suo video.

A casa avevo un filato in 100% cotone delle Silke acquistato al mercato per fare altro, non mi ricordo più nemmeno cosa, e così ho fatto un campione a maglia rasata per capire quali ferri usare più che per trovare le misure per far coincidere le misure del mio scialle con quelle della designer.

Scelte le misure dei ferri ho seguito il pattern, per la prima volta ho usato la life line (con il filo interdentale fatto passare con l’ago della lana) al termine delle 12 ripetrizioni dello schema, più per avere un punto di riferimento per contare i ferri quando dovevo interrompere il lavoro più che per poter disfare senza preoccuparmi delle maglie che scappano. Ho anche usato il marcapunti, come consigliato nella spiegazione, per circa la metà del lavoro, poi ho capito dove iniziava il pizzo e l’ho tolto, nella parte in cui ho usato il marcapunti la distanza tra il pizzo e la parte a legaccio è più evidente, dovrò acquistare marcapunti più fini o tirare di più il filo quando tra una maglia e l’altra c’è un marcapunti. Un altra novità nel mio lavoro è stata l’uso dell’unione dei due capi senza nodo, ma lavorando conteporaneamente i due capi per qualche maglia e anche il taglio delle codine dopo il bloccaggio, cosa che non avevo mai fatto, mia discolpadevo dire che ho fatto prima di questo solo altri due bloccaggi.

La lavorazione di questo capo è semplice ma mi ha permesso di sperimentare delle tecniche di cui ho sentito parlare nei podcast o letto nei libri ma mai uaste per la realizzazione di qualcosa.

Bene ora vi saluto sperando che come è successo a me vedendo questo bello scialle vi sia venuta voglia di farlo a vostra volta. Potere trovare il pattern cliccando qui.

Buona manualità a chiunque passi di qui.

Toppe!!

Alzi la mano chi non ha avuto le toppe sui pantaloni quando era piccolo/a.

Non so cucire e nemmeno mi piace, ma due paia di pantaloni di mio figlio si sono proprio consumati sulle ginocchia, non ci sono buchi ma è rimasta solo la parte in fibra sintetica sulle ginocchia. Ma sono perfetti, non corti, non lunghi, non stretti e non larghi, è troppo presto per renderli pantaloni corti e buttarli mi spiaceva così ho fatto delle topppe simpatiche.

Alberto a scelto i colori e ieri mattina, mentre lui giocava io ho fatto andare prima l’uncientto tunisino per fare delle toppe rettangolari e poi quello classico per farne due tonde.

Ecco qui il mio lavoro di ieri mattina.

Mi piace questo apetto home made spinto all’inverosimile, non so se glieli meterò per andare a scuola (ma tanto per ora è chiusa) o per andare in giro (ma per ora non si può andare da nessuna parte) ma a casa sicuramente li porterà fino a quando non saranno troppo piccoli o deciderò di tagliarli per trasformarli in pantaloni corti.

Bene spero che il mio lavoro del sabato mattina vi piaccia e vi saluto augurando buona manialità a tutti coloro che passano di qui.

Non ho voglia o non posso leggere? Allora scolto!!

Vi lascio un video che pur non essendo di buona qualità spiega come rendere ascoltabile qualsiasi cosa scitta in un sito, in modo veloce. Basta avere il brouser Microsoft Edge.

Bene se come me userete questo trucchetto per poter lavorare di più a maglia o all’uncinetto vi consiglio di vedere anche questo video che potrebbe esservi di monito!

Buona domenica e buona manualità a chiunque passi per questo blog!

Cappello fragola Drops

Quando in Pinterest ho trovato il cappello fragola mi sono detta subito: lo faccio per le tre figlie delle mie tre cugine, per mio figlio e mio nipote non vanno proprio bene sono troppo da femmina. E’ kitsch? Sì! Mi piace? Sì, quindi ho calcolato quanti gomitoli mi servivano per fare 3 cappellini e sono andata a Cavallirio alla Mafil, in una delle finestre di apertura dei negozi. Ho comprato anche altri filati per altri progetti che spero di realizzare al più presto.

Lo schema per fare i cappellini lo trovate qui.

Poi inizia il mio cruccio: il campione.

Se per fare un maglione in tondo il campione si fa su un cappellino, per fare un cappellino il cappellino è il campione stesso. Giusto?!?!

Quindi parto e comincio a fare il cappellino per i 12/18 mesi e mi sembra grande… Devo disfare? Nooo, non ci penso proprio oramai lo finisco e va bene per un bambino di 4 anni, l’età dei due masculi… avendo a disposizione tre bambine 2 mesi, 15 mesi e 6 anni…

Ho deciso che mi fermo a questo cappellino, sicuramente andrà bene a una delle femminucce il prossimo anno, quindi con molta calma farò le gli altri due, calcolando che dovrò fare la taglia più piccola e li farò avere alla girl nel 2022. Quando si dice essere previdenti hahahaha.

Ecco qui il cappellino indossato da un palloncino.

Spero che questo post vi sia piaciuto e vi abbia dato degli spunti per i vistri lavori.

Buona domenica e buona manualità!!

Avvio cable o avvio intreccciato

Non sto aggiornado il mio blog ma sto lavorando a maglia e il lavoro a maglia che ricordavo io, non è quello attuale.

Quando mia nonna mi ha inseganto a lavorare a maglia l’avvio semplice cioè il successivo inseguirsi di asoline che avevo trovato da sola, in modo intuitivo, era categoricamente sbagliato e qualche settimana fa l’ho trovato spiegato nel libro “L’inimitabile ai ferri corti” di Alice Twain. Per mia nonna esisteva solo l’avvio che oggi si chiama “avvio a 2 capi”, anche lui spiegato nel libro sopracitato ma dopo quello intuitivo. Oggi ho avviato il maglione smanicato “Subit” della designer Valentina Cosciani che aveva messo in sconto nel periodo natalizio nel suo Vlogmass del quale metto il video così se vi interessa potete scoprire di cosa si tratta.

Ebbene nelle indicazioni dell’avvio salta fuori un terzo avvio: l’avvio cable. Cosa sarà mai questo avvio!?!?! Allora cerca il video e il primo è proprio di Valentina Cosciani che è chiaro ma è per chi lavora con il filo a sinistra e io lavoro con il filo a destra. Subito dopo trovo quello di “difilato” un po’ più lungo ma altrettanto chiaro e con la spiegazione per chi usa come me il filo a destra. Qui sotto metto i video.

Ora vi saluto con il buon proposito di aggiorane il blog anche con i miei lavori e non solo con le mie ricerche e vi auguro come al solito buona manualità.

Lake effect snow hat

Questa è la mia prima opera a maglia con i ferri circolari, il mio primo schema in inglese e la prima volta e per ora ultima, che ho partecipato ad un kal.

Mi ricordo che ho vagato per Ravelry in cerca di un cappello per partecipare al Kal di Arianna, questo mi è piaciuto subito per la chiusura che mi ricordava i centrini che mia nonna faceva con i 4 ferri e per le trecce che decorano il bordo, che poi ho scoperto essere finte. Lo stile è forse un po’ esageato e ricorda i film americani di Natale e per aggiungere ancora un po’ di sfarzo l’ho fatto fuxia.

Questo cappello è diventato il regalo di Natale per mia sorella, che è ancora impachettato e se tutto va secondo i piani lo riveverà oggi, incociamo le dita. Così forse lo potrà indossare prima che faccia troppo caldo.

Non so quante volte ho fatto e rifatto questo cappello e finirlo è stata una grande soddisfazione. Lo schema si chiama “Lake Effect snow Hat” ed è un pattern gratuito di Ravelry.

La foto non è ventuta bene, quindi per vedere quanto è bello davvero vi consiglio di vedere quello che hanno fatto le altre su Ravelry

Devo imparare a fare delle foto migliori.

Spero che il cappello visia piaciuto e che magari ne facciate uno anche voi.

Ora vi saluto e auguro buona manualità a tutti coloro che passeranno di qui.

Dislessia e disprassia tra i/le knitter

Per lavoro ho a che fare con ragazzi che hanno la diagnosi di dilessia, discalculia, disgrafia ecc.

Non immaginavo che l’uso dei ferri potesse aiutare chi ha questi tipi di problemi, i due video che “incorporo” qui sotto ci mostrano il contrario.

La manualità salverà davvero il mondo? Meditiamo gente menditiamo…

I video sono lunghetti, ma molto interessanti, lavorando all’uncinetto o a maglia sarà un piacere ascoltarli, fidatevi 🙂

Buona manualità a tutti voi che passerete di qui!!

Segni del nostro tempo

Questo bolg è un contenitore di cose fatte a mano e che vuole tracciarne la memoria perchè spesso sono destinate ad altre persone oppure sono mie scoperte che voglio tenere per poterle rivedere senza troppe ricerche nel web.

Questa mattina però l’algoritmo di Youtube mi ha proposto questo video, che non centra nulla con i contenuti del blog, ma mi ha colpita, a decidere cosa è lecito pubblicare e cosa non lo è non sono delle persone, ma un algoritmo che senza dirito di replica cancella, oscura e decide cosa dobbiamo sapere o non dobbiamo sapere.

Siamo tutti in balia di un algoritmo? Meditiamo…

Buona manualità! Ci servirà…

Unire i capi di due gomitoli

Mi sto modernizzando con la maglia.

Ho sempre lavorato con i ferri dritti e quindi quando finiva un gomitolo bastava finire il ferro e cominciare quello nuovo, poi a fissare le codine ci si pensava all’assemblaggio del capo o alla rifinitura del bordo. Ora sto usando i ferri circolari e quando finisce il gomitolo che si fa? UN BEL NODO E VIA!?!?! NOOO!!!

Ho scoperto che ci sono diversi metodi per unire il filo, compreso uno che mi ha lasciata basita! Cioè sfilacciare i capi unirli e con un po’ di saliva mettere il filo tra pollice e indice e far ruotare, funziona solo con la pura lana perchè così facendo si fa un leggero infeltrimento e i capi si uniscono… comprerò della pura lana solo per provare questo metodo.

Comunque ci sono molti altri metodi e qui di seguito metto qualche video in modo da averli sempre a disposizione quando finirò i gomitoli, li sperimenterò tutti i metodi, così che poi potrò stabiolire quale mi piace di più!

In questo video ci sono due metodi, non sono trai i più semplici ma mi sembrano molto efficaci, mi riservo di provarli.

Questo video è molto chiaro e la youtubber non si perde in chiacchiere

Qui c’è un altro metodo che non prevede l’uso di nodi

Proverò e riproverò e poi sceglierò.

Spero che questo post possa essere utile anche a voi se troverò altri metodi aggiornerò la lista dei video, per ora vi saluto e auguro a tutti buona manualità.

Berretto caldo e veloce!

Questo berretto che ho fatto da regalare a mio cognato per Natale, è ancora impacchettato in attesa che riaprano le regioni per poterlo consegnare.

Per realizzarlo ho seguito il tutorial di “Venerdì della maglia”.

Ho usato un filato più grosso di quello usato nel video e quindi ho montato meno punti di quelli consigliati e ad un certo punto mi sono stufata di usare lo stesso colore e ho inserito dei giri di grigio per variare un po’.

Mi sono divertita a fare questo cappello e spero che tenga al caldo quanto è stato piacevole realizzarlo.

Ora vi saluto con la speranza che il mio berretto vi piaccia e soprattutto che vi possa essere di ispirazione. Auguro a chi passa di qui buona manualità.

P.S.: le ore riportate nel titolo del video sono indicative… io ne ho impiegata qualcuna in più :-).